Il Benefattore by Luigi Capuana
Il Benefattore by Luigi Capuana
Dal balcone centrale dell'Albergo del Gallo in piazza del Municipio a Settefonti, visto fermare la carrozza davanti al portoncino, l'albergatore era sceso giù in maniche di camicia, per dare il ben arrivato ai forestieri; e rimaneva un po' deluso, scorgendo che la carrozza ne conteneva uno solo. Il quale poi non si affrettava a smontare, ma restava rannicchiato in fondo al legno, con gli occhi socchiusi, quasi non avesse ancora avuto il tempo di svegliarsi interamente dal sonno fatto lungo la strada.
Invece, il viaggiatore non credeva di essere già arrivato. Udita però la voce dell'albergatore che, cavandosi il berretto di lana a maglia con fiorami rossi e verdi, gli domandava se doveva poi portar su le due valigie, balzava lesto a terra accennando col capo una risposta affermativa; e si metteva sùbito a guardare attorno, per la piazza, come persona che cercasse d'indovinare una località, un indirizzo, secondo le indicazioni ricevute.
Fece un gesto di soddisfazione infatti, pagò il cocchiere, disse, con accento straniero, all'albergatore:-Una stanza, tutta per me! (da questo si capiva che era pratico degli alberghi dei paesetti siciliani) e si avviò direttamente verso lo studio notarile, su la porta del quale egli aveva potuto leggere da lontano: BANCA LA BELLA, quantunque lo scritto della misera insegna fosse mezzo scancellato.
Il notaio giocava a tressetti con un vecchio prete e lo scrivano. All'apparire del forestiero fermatosi un istante sulla soglia-la porta era spalancata, e non c'era vetrina o paravento che vietasse ai curiosi ed agli sfaccendati di osservare da fuori quel che si faceva là dentro-il notaio, deponendo le carte che teneva spiegate in una mano, si sollevava a metà dalla seggiola a bracciuoli, e con un inchino invitava colui a inoltrarsi.
-In che posso servirvi, signore?
-Credo di parlare col notaio La Bella-disse il forestiero.
-Precisamente.
-Ecco una lettera che le spiegherà il motivo della mia venuta.
Sul viso del notaio si scorgeva lo stupore e l'incredulità suscitatigli dalla lettura di quel foglio azzurrognolo che egli teneva a distanza per aiutare gli occhiali a capestro lasciati scivolare fin sulla punta del naso, come ne aveva l'abitudine.
-Sicchè-poi esclamò, posando il foglio sul tavolino e squadrando da capo a piedi il forestiero-voi vorreste acquistare dei terreni, cioè i terreni che di là della strada provinciale salgono verso le colline di Tirantello e il molino del Cucchiaio?
-Tutti.
-Ma sono un mucchio di sassi, buoni soltanto per piantarvi sommaco; io non li vorrei neppure regalati.
-Io, invece, non li chiedo in regalo; li pago in contanti sùbito, quel che valgono e anche più.
-Parlavo per conto mio-si corresse il notaio.-Scusate. Qui suol dirsi:-Ne sa più un pazzo in casa sua, che un savio in casa altrui.-Ed è vero. Giacchè voi li comprate, significa che vi conviene. Tanto meglio. Siete francese, signore?
-Inglese, di Dublino, in Scozia. Ma vivo da vent'anni in Italia, e da dieci corro in su e in giù la Sicilia specialmente, pei sugheri. Voglio bene a quest'isola; voglio diventare siciliano: e compro terreni per speculare. La coltivazione qui è molto indietro. Darò il buon esempio.
-Avete udito, canonico?-disse il notaio volgendosi al prete che ancora discuteva con lo scrivano l'ultima giocata di tressetti interrotta dal forestiero.-Questo signore compra i terreni di Tirantello fino al mulino del Cucchiaio. Vostro fratello il dottore ne ha un bel pezzetto... e i Laureano potranno rimpannucciarsi.
-So che lei è un notaio onesto, una brava persona-lo interruppe l'inglese senza dar tempo di rispondere al canonico avvicinatosi sgranando gli occhi, per veder bene in faccia quel pazzo che aveva denaro da buttar via.-Io mi affido a lei per le pratiche coi proprietarii e pei contratti. Una settimana basterà?
-Se dipendesse soltanto da me, vi sbrigherei oggi stesso-soggiunse il notaio sorridendo.
-Sono all'albergo là in faccia...
-Vi troverete male, caro signore.
-Non importa. Conosco gli usi; mi adatto.
-Se voleste intanto indicarmi meglio i fondi... Da qui dietro, dal
Muraglione, li avremmo tutti sottocchio.
Uscirono insieme, accompagnati dal canonico; infilarono un vicoletto, poi un altro, e sbucarono su la spianata detta del Muraglione perchè un solido muro a calce, specie di bastioncino, impediva che da quella parte il terreno franasse nella vallata sottoposta.
Laggiù lo stradone provinciale tagliava in mezzo la bassa pianura. Poi i campi sassosi salivano a poco a poco in su, con scarsi alberi di ulivo, finchè non si fondevano con le colline stese in lunga fila, irte e brulle, da settentrione a mezzo giorno, e che il sole vicino al tramonto faceva apparire in tutta la loro arida nudità.
L'inglese indicò con la mano la estensione di terreni che avrebbe voluto comprare, se fosse stato possibile.
-Ma i proprietarii saranno felicissimi di sbarazzarsene-disse il notaio.-Non ne cavano tanto da pagare la fondiaria.
-Eh! Chi lo sa?-obbiettò il canonico.-Mio fratello, per esempio...
Il canonico voleva attenuare l'imprudenza delle parole del notaio.
Pensava che l'inglese doveva aver fatto bene i suoi calcoli; ora non
gli sembrava più uomo da buttar via sbadatamente il denaro. Inglese?
Positivo dunque. Non bisognava lasciarsi imbrogliare.
-Mio fratello, per esempio...-ripigliò dopo breve pausa.
-State zitto; non gli parrà vero di levarsi di torno quella grillaia lasciatagli in eredità dalla nonna.
-Eh! Eh! Andiamo!-conchiuse il canonico, tirando una presa di rapè, stizzito della risposta.
L'inglese pareva estasiato davanti alla bellezza del paesaggio. Dietro il dosso ineguale delle colline a destra, in fondo, la Piana di Catania; più in giù, la Piana di Lentini, l'agro Leontino dei Romani allora granaio della repubblica, e che ora non produceva tanto grano da bastare ai bisogni dell'isola. A sinistra, colla cappa di neve tinta in roseo dal sole in tramonto, e col pennacchio di fumo al cratere, l'Etna, modellato come un'enorme mammella posata su l'immenso vassoio della Piana; la tinta rosea delle nevi agevolava l'illusione. Un cielo densamente azzurro, limpidissimo, sorrideva su la stesa dei campi verdeggianti, su la mole del gran vulcano; e la trasparenza straordinaria dell'atmosfera rendeva percettibili i vigneti, i boschi di quercie e di castagni, i paesetti stesi a piè di esso quasi perle sgranate di una collana, luccicanti di qualche vivo riflesso dei vetri delle case, che si distinguevano soltanto come macchie bianchicce tra il verde della rigogliosa vegetazione e il color cupo dei terreni e della lava.
-Ecco don Liddu che viene a cercarvi-disse il notaio.
Il proprietario dell'Albergo del Gallo era andato alla Banca notarile per chiedere gli ordini pel desinare del suo avventore; e lo scrivano lo avea rimandato al Muraglione dove il forestiero doveva trovarsi col principale e col canonico per vedere i terreni.
-Che terreni?-aveva domandato don Liddu.
-Dice che vuol comprare dei terreni, a quel che ho potuto capire.
Don Liddu si era affrettato a raggiungere il forestiero e gli altri, anche per curiosità; e spalancò gli occhi quando il notaio, ridendo, gli disse:
-Se aveste un fondo colà, a Tirantello o al Cucchiaio, ora potreste arricchirvi, don Liddu.
Sapendo che miglior banditore non avrebbe potuto trovare, il notaio lo incaricò di spargere la notizia in paese. Non occorreva.
Prima che annottasse, tutto Settefonti sapeva dell'inglese venuto a comprare Tirantello e il Cucchiaio: e non c'era stato uno che non avesse dato del matto a quel forestiero. Mancavan terreni eccellenti a Settefonti?
-Ma già, gli inglesi hanno tanti quattrini che non sanno che
farsene-aveva sentenziato il Sindaco, appresa la notizia in
Casino.-Peccato che io non possegga un palmo di terreno colà!
Dovrebbe pagarlo a peso d'oro.
Elliana, the unfavored "ugly duckling" of her family, was humiliated by her stepsister, Paige, who everyone admired. Paige, engaged to the CEO Cole, was the perfect woman-until Cole married Elliana on the day of the wedding. Shocked, everyone wondered why he chose the "ugly" woman. As they waited for her to be cast aside, Elliana stunned everyone by revealing her true identity: a miracle healer, financial mogul, appraisal prodigy, and AI genius. When her mistreatment became known, Cole revealed Elliana's stunning, makeup-free photo, sending shockwaves through the media. "My wife doesn't need anyone's approval."
For ten years, Daniela showered her ex-husband with unwavering devotion, only to discover she was just his biggest joke. Feeling humiliated yet determined, she finally divorced him. Three months later, Daniela returned in grand style. She was now the hidden CEO of a leading brand, a sought-after designer, and a wealthy mining mogul-her success unveiled at her triumphant comeback. Her ex-husband's entire family rushed over, desperate to beg for forgiveness and plead for another chance. Yet Daniela, now cherished by the famed Mr. Phillips, regarded them with icy disdain. "I'm out of your league."
Arabella, a state-trained prodigy, won freedom after seven brutal years. Back home, she found her aunt basking in her late parents' mansion while her twin sister scrounged for scraps. Fury ignited her genius. She gutted the aunt's business overnight and enrolled in her sister's school, crushing the bullies. When cynics sneered at her "plain background," a prestigious family claimed her and the national lab hailed her. Reporters swarmed, influencers swooned, and jealous rivals watched their fortunes crumble. Even Asher-the rumored ruthless magnate-softened, murmuring, "Fixed your mess-now be mine."
"You need a bride, I need a groom. Why don't we get married?" Both abandoned at the altar, Elyse decided to tie the knot with the disabled stranger from the venue next door. Pitying his state, she vowed to spoil him once they were married. Little did she know that he was actually a powerful tycoon. Jayden thought Elyse only married him for his money, and planned to divorce her when she was no longer of use to him. But after becoming her husband, he was faced with a new dilemma. "She keeps asking for a divorce, but I don't want that! What should I do?"
Brenna lived with her adoptive parents for twenty years, enduring their exploitation. When their real daughter appeared, they sent Brenna back to her true parents, thinking they were broke. In reality, her birth parents belonged to a top circle that her adoptive family could never reach. Hoping Brenna would fail, they gasped at her status: a global finance expert, a gifted engineer, the fastest racer... Was there any end to the identities she kept hidden? After her fiancé ended their engagement, Brenna met his twin brother. Unexpectedly, her ex-fiancé showed up, confessing his love...
The whispers said that out of bitter jealousy, Hadley shoved Eric's beloved down the stairs, robbing the unborn child of life. To avenge, Eric forced Hadley abroad and completely cut her off. Years later, she reemerged, and they felt like strangers. When they met again, she was the nightclub's star, with men ready to pay fortunes just to glimpse her elusive performance. Unable to contain himself, Eric blocked her path, asking, "Is this truly how you earn a living now? Why not come back to me?" Hadley's lips curved faintly. "If you’re eager to see me, you’d better join the queue, darling."
© 2018-now CHANGDU (HK) TECHNOLOGY LIMITED
6/F MANULIFE PLACE 348 KWUN TONG ROAD KL
TOP
GOOGLE PLAY