img L'amore di Loredana  /  Chapter 8 No.8 | 19.51%
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Chapter 8 No.8

Word Count: 2075    |    Released on: 06/12/2017

a, Filippo si rec

que; sua mad

otto attiguo. Parlavano, a volta a volta, sua sorella contessa Ada de Idris, la contessa Osvaldi, la contessina

resi, tutta vestita d'azzurro, uscì correndo dal salotto, vide Filippo che s'era me

llo, qui, solo? Ma la contessa Bianca ci an

disse Filippo, sorridendo e stringendo

Giselda? - chiesero

spose Giselda Fioresi; e ridendo uscì per

mò la contessa Bianca, ap

gli occhi castani avevano sguardi placidi e dritti; la bocca ben disegnata, col labbro inferiore un po' spor

mano; ella lo baciò in fronte

fatto? Che

parvero sulla soglia, e Fili

a contessa Ada de Idris, ch'era bionda e

e Filippo. - Avevo qualche cosa

a, bruna, diede in una risata; ma Filippo

tenuemente rosei, che un raggio di sole, penetrando dal balcone prospici

ampagna. Il conte de Idris era in campagna, e Ada doveva raggiungerlo; poi sarebbe

dò Filippo, prendendo una tazz

vuol campagne romantich

- chiese sbadatamente

re furono inter

ndo Filippo, fece un gesto di piacevole maravigl

Io ti faceva

ilippo. - L'ultima volt

ò il conte Lombardi. - Mi sembra

alto stipo di mogano a fregi d'oro sbi

itato a pranzo, tu avevi accettato, noi ti abb

rossa, Flopi

rmi, - convenne Filippo, sorride

o, - rispose il conte Lombardi. - Vi

aveva sperato di ripartire subito, ma che

i vai a pranzo da Lombardi, e domani l'altro mi ac

Filippo recisament

tessa Osvaldi, ridendo. - Voi avete da fare a Milan

sse il conte Lombardi. - Un ministro non ha

ò a uno dei poggiuoli, gettò un'occhiata distratta

'infuori di sua madre, nessuno pareva conoscere l'ultima scappata di lui; ma le poche parole scambiat

olgeva sempre tra le medesime persone, che ripetevano, senz'accorgersi forse, le medesime occupazioni, ogni anno, ogni giorno. Le donne

assò daccanto col suo

se. - è stato in cam

armi a Venezia? Credo che la mamma p

agna la mamma,

l'ascella, il busto eretto, i capelli fulvi arruffati sulla fronte. Era graziosa; gl

si mise

Io vorrei invece quest'anno

elda. - Allora al Polo No

d'avventure! -

Speravo veder

inchinò le

. Ma, le avventure? L

testa, lo guardò un att

a intenzione di fare il matto, San Don

la vita di quell'uomo aveva il curioso potere di irritarla, a quando a quando. Avrebbe voluto mettersi a cavalcioni d'una sedia, accen

use. - Buone av

un significato che non hanno. Intendo fare un

ta? - esclamò Gise

lippo con un sorriso, mentr

rlare con la c

do il fascicolo di musica. - Fra

contessa Bianca ridendo. - Fra un paio

a a fare un viaggio. Al

errogativa a suo figlio, che finse

ono, verso le sette, Filippo si avvicinò a sua ma

a, so che tu s

on potendo abbandonare il diminutivo col quale sempre aveva chiamato il

caso di curarsene; a Venezia si dice sempre qualche cosa di q

ale diritto? Che ne farai, quando il vergognoso capriccio sarà sazio e non potrai più mentire? Mi spaventa l'idea che tu sia di quelli i quali, per un istante di concupiscenza, osano spezz

sua madre, la guardò più inquieto per la verità semplice e logica delle sue p

ere gli ambienti

te nel quale tu abbia il diritto di non essere onesto? Se qu

uccio, e accendendo una sigaretta. - Tu sei rigida come la matematica! Non ti dico che

te pel salotto, a capo chino, meditando

lpa per giudicarti. No, di questo non mi occupo, perchè le tue attenuanti non mi commoverebb

pelli candidi della signora e il viso un po' roseo per l'interna agitazione; c'era in quella donna forte ancor qualche cosa di giovane e di fresco,

giu

quella illusa, di quella tua vittima, io voglio sapere. Che ne farai? è

cenere della sigaretta in un p

to, più nobile ed alto in una creatura umana, credi sia stato creato per te, perchè tu ne goda e ne abusi, perchè tu ne decida come un padrone e un giudice. E di una fanciulla, ti fai una concubina; e di una concubina farai una donna perduta! Mi parli di attenuanti, per questo delitto di prepotenza e di s

, toccato nei sentimenti intorpiditi ma sempre vivi coi quali e

sci dire una p

in volto e aggiunse con v

i ra

lto da un impeto di passione, ed è giusto che tu mi rimproveri la mia debolezza; ma appunto perchè la p

ssa, levandosi in piedi. - Non ho mai u

n occhio tranquillo. - Ma devo aggiungere subito che comunque gli avvenimenti si svolgano, io n

senza la stessa percezione di ciò che fai

e camere, un passo cauto e lento; indi a poco, sulla sogl

con voce mutata la contessa. - Da

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