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Chapter 5 No.5

Word Count: 3029    |    Released on: 30/11/2017

la scapola sinistra, il dolore sordo non rodeva più. Se le piccole macchie rosse, i nuclei di macchie sul

aura dell'oscurità, in cui s'annidavano i pensieri che d

auto o il volo maligno d'arpia; qualche inesplicabile romore nella camera o in giardino dava tal brivido alla f

o sibilasse dal mare, aveva una voce straziante d'assassinato, una voce furiosa di chi scuota la porta per riparars

l di fuori, in ispirito nella campagna, tra le chiome convulse deg

rdava in giro. La consolavano un poco gli oggetti con le loro forme conosciute, la tavola, il divano carico di libri, il

a dominato da una coroncina senza significato gentilizio. Sotto il tessuto azzurro si ricoverava la magrezza ch'era quasi deformità, e fuori bal

in giardino, cercando disti

l vento, al rombo più profondo del mare; v'era dunque la logica dei fe

olgeva l'attenzione al silenzio della casa; di là dal gran salotto centrale, la camera d'Emi

uilibrio de' suoi nervi era assoluto e le avrebbe permesso di addormentarsi alla porta d'un cimitero; gli us

li, e il passo cauto, e il volo maligno di visioni febbrili

e a un'immobilità statuaria, le braccia nude e composte lungo i fianchi, indicavano una pace secura, la vittoria della giovinezza su gli abituali sogni v

etto e l'invidia; ma mentre stava per tornare alla sua

braccio della sorella e pensando che se qualcuno avesse chiamato

ealtà, senza stati intermedii. Le due punte dei seni urgevano vigorosamente la camicia

voce velata.-Che vuoi?.

e, di quegli òmeri giovanili e freschi; pensò che sua sorella avrebbe potuto lasciare

ore?-disse la fanciul

ossibile: tutti gli

ammatica: Emilia non ammetteva i romori se non

rada,-ella riprese sorridendo.-A quest'or

aveva già fatto e aveva dovuto respingere....-Ho una paura terribile.... Mi permett

r contagioso. L'istinto non affievolito dalla vita diurna si ribellò all'idea d'un sacrificio senza ragione, per le paure inf

? Sai pure che non c'è nulla, nulla affatto a tem

ompreso con la sagacità dei malati, sempre vigili

le spalle.-Hai paura di prendere il mio male, non è vero

udini, ed uscì prestamente, s'inoltrò nel buiore delle altre camer

rgomenti offerti dall'istinto egoistico per giustificare il su

patoio, una sottil fragranza di mare e di sole; conservava fra le pieghe i sogni luccicanti pullulati dalla mollizie del bagno; era un emb

lungato e sommesso della ragazza la guidò fino al le

ho risposto bruscamente; non sapevo quel che rispondes

urarla così; ma non appena presentatosi quel pensiero, l'istinto lo combattè c

l luogo, non disse parola; Emilia, cercata una sedia a tastoni, la trascinò

a aperto sùbito le braccia. I suoi occhi fissavano la giovanetta oscura e singhiozzante, o vagavano tra le forme vol

e parole fluivano nel silenzio notturno, vibranti e

dato solo dei consigli: ti ho pregato di condurre una vita più attiva, di non rimaner l'intero giorno nella tua camera, di non leggere fino a indebolirti; ti ho pregato di tante cose semplici, che pure ti avrebbero giovato.... Ma tu sorridi, quando parlo io; la mia buona volontà si spezza contro la tua diffidenza.

l'amore era conseguito dal bisogno di trovare un senso nuovo intorno a sè, il quale non fosse parso desiderio volgare; e mentre l'uomo intendeva a crea

do senza muoversi e scoperse infine una forma chiara, diritta; ascoltò il rimprovero, pensando che le parole erano inutili e rimaneva il fat

non allontanarmi da te, e tu mi hai promesso la tua affezione più devota.... Dovevamo percorrere la nostra via insieme, veramente da sorelle.... Io non ho ancòra nu

e, incontrò sul tavolino

micia per nascondere le gambe smagrite. Ella andava macchinando molte ragioni da obiettare, molte dure e taglienti parole, che avrebbe pr

accavallate l'una sull'altra; e i piccoli piedi, seminascosti in piccole pantofole rosse. Quello spettacolo di giovanezza, quella giovanezza piena, la quale pareva dice

a dubbio quanto tu dici è vero; ma io non ti aveva chiesto di ricordarmi i tuoi beneficii.... Mi sentivo male, stasera, e avevo paur

also, R

il motivo pel quale non mi hai concesso di passar teco la notte? Non è forse perchè ti faccio orrore, p

, che co

ciò, io l'ho capito, l'ho visto ne' tuoi sguardi, non soltanto questa notte, ma da t

no; e coi capelli sciolti per le spalle, arruffati sugli occhi, sembrava una magra femmina selvaggia ch

lla subitanea trasformazione della giovanotta in

labbra sulle mie, rifiuteresti inorridita.... Sei la mia condanna, tu che mi vuoi bene...! Ah sì, i medici mi confortano, mi dànno a sperare, ma io vedo che le loro parole sono false, perchè tu me lo fai capire ad ogni istante, me lo dici ogni giorno, ch'io sono ammala

i rabbia e di desiderio, che Emilia balzò in piedi quasi una scudisciata le avesse lacerata le car

porre?... Vuoi le mie labbra, vuoi che ti stringa così? Senti che ti bacio? Senti che ti chiedo perdono, se ti ho dat

ccappatoio e adagiò la fanciulla per coricarsi a fianco di lei; ma Roberta era pal

disse,-ti

ma sono stanca: ho bisogno d

na! Perchè mi hai detto tante

li occhi in alto, coi capelli sparsi sull'origliere ascoltava giunger di fuori il ritmo quadrup

parlato di te l'altro giorno al signor Lascaris: e anch'

re a sedersi sul letto e rimboccando una manica della camicia,-guarda come sono ridotta, come sono divorata dal male.... Ti paion queste le braccia, il petto d'una ragazza di diciannove anni?... Non vedi quante macchie? Fin che queste

ella frase spietata, che le risonò nell'animo

capelli biondi si snaturavano in un pallidissimo color d'ambra; la camicia cilestrina così mite e ridente sopra un corpo r

sul letto, a viso a viso con la

pregò,-non esaltarti, non è v

n aria di corruccio, mentre, allungando le mani, apriva ad Emilia l'accappatoio già sciolto, e le additava il collo rotondo, i seni tondi e duri, che si delineavano, perspicu

detto che doveva consolar la sorella e farla sperare e vincerne i fantasmi; ma dove trovar le parole di conforto, le quali valess

nulla per me: non posso nemmeno respirar l'aria che respi

erta; sono, idee....

a della

nderci tristi?

ogni giorno, essa può ent

e.... La giovane

iovani! E come, c

oberta, non

n senti la disperazion

omattina torne

tinuerà il suo cammino, ment

a a domattina, col sole, co

i non indifferenti, potranno giovarmi: dovranno assistere alla

eramente; Emilia le passò le braccia attorno al

andela elle si consumava: e l'alba trovò le due donne discinte,

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