Cesare e additando le ondate furibonde che si gett
i dalla strada sulle rocce più eminenti, arrampicandosi dove le onde non potevano arrivare. Ascoltavano così il rimbomb
aspirando l'aria, e trovando sulle l
la veemenza del vento; le gonne le si serravano alle gambe; ella ri
per ammirare lo spettacolo; ma la vicinanza dell'uomo, il quale pareva triste quel giorno e d'una tristezza di cui ella sospettava la causa
a, quasi
ata ad alcuno, che non lo sarò mai, perchè mi sono votata a un'opera di sacrificio e ho promesso la mia esistenza alla sorella ammalata. Ma come risponderà egli? Com
a il tormento di dovere sceglier presto, inappellabilmente,
avvenuta; perchè la rinunzia di lei all'amore e alla felicità avrebbe reso più cupa la dissonanza fra il suo sp
zi al mare fremebondo, alle ondate gigantesche, al cielo seminascosto sotto nubi tempestose, innanzi allo spettacolo ribelle, provava l'impeto di gridar la sua disperazi
s, non è vero?-domandò Roberta, sor
he sotto la gioia della giovanetta si celava tuttavia la molestia
urale dalle raffiche del vento. Nella insenatura profonda, le onde si scaraventavano una sull'altra bianchissime, andavano a battere contro il fondo, si
alto sedettero Cesare ed Emilia, e sul principio Roberta si voltò a guardarli di tanto in tanto, a
to i compagni, per seguire qualche suo pensi
sorella?-domandò Emilia, girando
ron quel sorriso, l'espressione involontariamente carezzevole de
razione,-pensò che la sventura aveva avuto origine da quel suo moto irriflessivo.... Perchè non tacere? Perchè spiegarsi, animando l
se le era sfuggi
e ha detto
e il respiro gli usciva dal petto caldo e vibrato.-Non è ve
continuando a sorridere
ra così di rado, che bisogna perdonargliele.... Non è vero nulla.... E Lei ha creduto? Io non sono fidanzata a
do gli sguardi alla tempesta; e Cesare le si e
ticate battere disordinatamente per tutta la lunghezza della spiaggia, fino a Nervi: e gli spruz
on abbandonerebbe sua sorella? Innanzi
pe Emilia, temendo c
ute intime, segrete, come già l'uomo avesse confessato il
ogni cosa al suo dominio e non poteva soffrire ostacolo alcuno. S'era fatto un po' pallido, g
nella vita una strada da percorrere. Nessuno può, nessuno deve mutarla a forza, per seguire il cammino d'un altro. E a quale scopo, a
a a sè stessa, trasalendo sotto il soffio della scom
ccata a me, è gelosa della mia affezione, e non reggerebbe al dolore d'una lontananza, alla rivalità di un altro, affetto.... Io la conosco.... E Lei pure sa quanto l
, spumeggiò d'un tratto senza rompersi; poi coperse la spiaggia, si franse, s'ingolfò entro l'in
fanciulla ad Emilia
a premura timorosa, la quale significò
issimo qui,-risp
a vicenda delle acque potenti e il cielo gialla
piena di fremiti rattenuti.-Il tempo ne fa giustizia, ma sempre troppo t
ita; ma dal cuore le saliva un singulto di smarrimento. Guardò l'uomo in volto e lo vide oscurato dalla passione dolorosa; capì ch'egli andava dietro ai balzi del pensiero e li r
lata. Ella viveva con noi, non aveva bisogno della mia as
o, Emilia aveva dovuto nascondere la sua gioia, misurarne gli slanci, guardarsi dalla sorella.... E,-il sospetto era atroce, ma non mancavano i dati a nutrirlo e a renderlo verisimile,-ed Emilia
addentrarsi troppo nelle confidenze più delic
ia, scosso dal ricordo d'un passato che non gli appa
ho alcun diritto a sapere, non ho alcun titolo per consigliare.
a,-perchè discutiamo d
n cocentissimo dolore. In fondo all'incrollabilità del suo divisamento giaceva un
Roberta fortemente, nell'intervallo
i qua con noi. Ti esp
orella, e Cesare la studiò in quell'atto, mentre s'appoggiava all
di vita!?-egli
oce alta
fatta svelt
iacenza, e tese la mano
r valicare l'ultima s
ta a fianco d'Emilia.-Il mare è mio amico; io gli voglio m
sua volta, con un'
ppena da arrossare la pezzuola; ma lo spavento s'era ridestato in Emilia, più grave poichè R
Ma ne sono felice. Un altr'anno voglio andare alla montagna, in Isvizzera.... Andremo, non è vero, E
intomo delle strazianti illusioni; e Roberta
orni in cui il male non le si faceva sentire, ed ella poteva svel
notte ed i crepuscoli, eran gli elementi delle sue predilette fantasie.... Quando la sofferenza fisica e il terror della morte non le
milia non diversamente d'una mano incauta sopra un
oberta. Il vento arriva f
tto delle rocce, Cesare e le due sorelle aspettavano qualche volta l'onda si ritraesse crepitando; Roberta salutava con esclamazioni l'im
se Emilia a Cesare, rif
un balzo, valicando i più facili scogli, ricomporsi, correre di nuovo compatte, arrivare alla spiaggia, stendersi pianamente lattiginose, echeggiar sonor
ava giù avendo superato una costa rigidissima, e la fanciulla, al sommo, inciampò nelle vesti, n
eva in quel punto. Ma la donna era impallidita, alla rapida scena; non di paura; per un altro sentimento confuso, per un morso al cuo
i sulla strada presso la chiesa, s'accostarono a
olgendosi mentre gli altri s'eran
ibile!
croce d'oro nel mezzo; altri al sèguito, salmodiando in lunga fila, rivestiti di càmici bianchi o di ampie vesti nere, il viso tutto nascosto dal cappuccio, ad
lla Confraternita procedenti in cadenza, grotteschi e solenni; i quali ridesta
, che tentava persuaderla a seguita
re la rassicurava
La prego! Lei non
nfatti, il motivo
rio cadavere, freddo e rigido, con le braccia incrociate sul petto, sopra un catafalco r