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Chapter 6 No.6

Word Count: 2449    |    Released on: 04/12/2017

ie di

te che batte il last

notte, sbucò una ser

e Gioconda; i quali p

che voleva sen

oppicando, e aveva una figura secca ed elegante a un te

ammentava ben

donando la sua dama Giustina Baguzzi, parente di Gioconda, e aveva detto a q

nque altra signora caduta in quella riunione come una mosca nel latte; ma Gioconda Dobelli, fatta quel giorno contessa Gioconda Filippeschi, non era, non poteva, non doveva esser

upava delle grandi dame di sua conoscenza. S'era messo francamente tra lei e il piccolo mondo di sua origine, dando con abile nat

gentiluomini, la cui discreta, attenta galanteria aveva richiamata la

ca maggiore di Folco; di diciassette,

colato che poteva esserle quasi padre, un papà mandatol

n una di quelle ore di confidenza in cui è più caro il letto

me tra gli specialisti da caffè-concerto. Sapeva la storia d'infinita gente: aveva pranzato alla tavola d'Edoardo VII e cenato con Rosa Belcolore; parlava di politica, sempre tenendo l'occhio al retroscena, che valeva per lui il retroscena della Boite à Fursy; non si sapeva di prim'acchito quando nominava Jack o Dmitriew se intendeva parlare d'un m

n era

capo, dopo che Folco le aveva detto di lui ciò

i un papà: il tuo non ci vuole, il mio non sa; siamo giovani

o,-rispose Folco sorridendo.-Io credo che Arib

à,-concluse la contessa

cata, prima di partire

e braccia al cielo con

rio: io non vado più oltre. Figuratevi, forse lo sapete, che traduceva Fran?ois Villon, e io ignora

Stanco un giorno della rinomanza di bell'uomo, s'era tirato addosso una grandine di mali finti, si era foggiato una maschera,

enienti di cui Ariberto Puppi si doleva, non esistevano affatto; egli voleva fi

ssa ne a

ivo?-domand

Folco.-Non ha mai avut

come Ariberto, puoi

unico!-de

er essermi odioso!-

to dalla fiumana di gente che batteva il lastr

iberto, quasi si fosser

balli russi. Prendiamo un taxi;

.-Non cominciamo! Se volete essere il papà di Folco

non ho mai pensato a essere il papà di Folco…. Che cosa me ne farei? perch

Gioconda,-pel giorno in cui

chili a braccio teso? sospendere in aria coi denti l'omni

e dagli occhi e

cava la mano, perchè non si allontanasse pur col pensiero; non pareva contenta s'egli non rispondeva col sorriso al sorriso di lei. Ma rideva assai volent

lo spettacolo, Ar

, il marchese Puppi si stupiva della garrulità di Gioconda, del suo chiedere incessante, del suo facile maravigliar

nuca ai tacchi, la quale danzava con infernale rapidità una danza russa; e a quando a quando Folco Filippeschi

sposando questa ingenuissima e onestissima figliuola; col vantaggio che la ballerina non si stupirebbe di nulla, e questa i

berto passò il dubbio, senza ragione, senza gradazione, che la giovane non fosse sincera. Dove aveva egli letto un

,-disse Gioconda ad alta vo

-aggiunse dist

to quel profilo?

comperato le liriche del Villon e le aveva guardate qua e là, sbadigliando, tanto per sapere di che e di chi voleva occuparsi Folco

ioconda, guardavan la s

e. Non aveva detto venti parole nella serata e lasciava parlar lei; la scrutava per sapere se godeva; era orgoglioso di leggere su quel

iese a un tra

dito lo sbatacchiar fragoros

berto.-Mi avevi detto, se non erro, che avresti ce

e Folco.-Ora Gioco

o.--osservò Ariberto, sorridendo per atte

volse il cap

ndifferenza Ma s

terebbe nulla di rimanere sola all'albergo se sapessi che Fo

promise Folco piuttost

,-mi ci

te a Parigi?-do

lco.-Fin che fa p

esclamò Arib

nciò un'occhiata i

iserabile, le facevano risuonare all'orecchio il ticchettìo della macchina da scrivere, le spiegavano innanzi tutto il quadro dei g

cui sognava a occhi aperti. Folco l'amava? L'amava davvero o si trattava d'un semplice capriccio? Era molto giovane: poteva allontanarsi, dimenticarla, incontrar più facili prede. Ed ella si comportava secondo prudenza, o dov

a un amico. Eccellenti; magnifiche; insuperabili; un matrimonio di prim'ordine!… Folco sarebbe stato ricchissimo; apparteneva a una nobiltà la cui origine si perdeva nella notte d

di Gioconda, di quella civetteria innocente, ignara, che è efficacissima; il suo riserbo la faceva parer fredda, non lasciava nemmeno

a commettere un'imprudenza che poi si rammenta e si rinfaccia a distanza di anni. Occorreva che Folc

quelle diatribe, accarezzando

a fanciulla, che, rimasta sola, aveva addentato l'anello, come si addenta una preda da troppo tempo covata con gli occhi. Tuttavia era stata ancora in dubbio, fino al giorno del

gliato da ben cinque anni! Ne aveva provato un subito rancore contro quei due: perchè non avvertirla, non consigliarsi prima con lei?… O che mai era ella, perchè si tentasser

pevano pure che da casa non gli mandavano più un quattrino; e quanto sarebbe durata quella situazione penosa?… Che la raga

più giorni n

lco, l'aveva inscientemente ripiombata in quei ricordi angusti; umiliazioni, trepidanze

te le donne le quali occupavano poltrone e palchetti, fossero sue amiche, pari a lei; forse ella era anche più su, nella scala sociale. Esse ig

nte per dimenticare il passato, per dis

, volgendosi

ntanassero sempre più dalla casa bigiognola con le b

opo lo spettacol

Folco.-Ho molto piacere di

iberto.-Vi condurrò all'Abbay

se anche a lui, un sorr

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