ate f
quell'occasione un
te suocero, il quale non aveva mai voluto conoscerla, le aveva impedito d
fu nè indifferente nè accasciata; tenne con dignità le gramaglie per diciotto mesi, e quantunque, tra mobili ed immobili, Folco ave
o fieramente dalla mort
madre, alla sorella, al cognato; aveva sperato che la comunanza d
perchè v'erano alcune disposizioni da prendere, ne diedero incarico al notaio, che s'inten
ri, si ritrovò, come per caso, l'in
sse.-Testard
amente,-di poter presentare mia
evò le brac
da e tua madre ignorano che tua mo
quasi come u
. Come dice la divisa
li il
mondo, ed esse ri
nsuperabile ed eterna, la barriera che l
vesti nere, che tenendo tra le braccia la piccola Lillia, le s
lda? Di quale colpa si poteva accusarla, se non d'avere accolto l'amore d
conda una domanda: ?Mi vogliono?? E volgeva
legge furono compiute; lasciò l'ordine al notaio di vendere a ma
hè gli estranei non gli dessero di gomito in quell'ora inenarrabil
rita a
bbero rimaste impassibili di fronte a lei e alla sua bambina. S'aspettava di giorno in giorno d'esser chiamata a una rico
n tornar forse mai più a Perugia e far così incolmabile l'abisso che la teneva
iondo, sembrava un fanciullo smarrito. Era un debole, un vinto; la volontà di lui al paragone della volontà di due donne, le quali erangli
un d
disegno con paziente scaltrezza, con tenacità ostinata, con elasticità felina,
In un altro istante, presa come le avveniva, dallo sdegno, si sarebbe lasciata sfuggir dalle l
e dentro, pian
gli pe
la ricchezza sicura, avevano
mpedito di lavorare, costringendolo a sciupar tempo in una vita la quale era, per quel momento, pazzesca.
ere, che non si può ammettere in una casa onesta, come l'ultima delle femmine; e Folco non aveva saputo spezzare il cerch
ll'altra. Nè Folco nè la contessa chiesero una s
Folco potè riavere l'appartam
amicizia vecchia, come Ariberto Puppi; altri, i più, d'amicizia nuo
rchè si sentiva sola,
l nemico
a si ricredeva
sottovoce, la sera in cui egli a
e voi! Accom
ome da una rivelazione; aveva guardato Ariberto Puppi allora e poi, di ritorno da Perugia, con occhi di curio
e la mano, tornando;
e le parole di quella s
?. Qualche vol
rto con un sorriso. Voi credevate che i
si sentì
importanza eccezionale alle parole che chiunque vi avrebbe detto in quel giorno di sventura. Vi siete stupita p
ò scappare Gioconda, alzando
interamente mia. Io sono, come dire? secco, angoloso, beffardo.... Voi siete pressochè ancora un
la pace?-disse G
he continuare a essere vostro
nda r
avuto nè l'energia, nè l'esperta sicurezza per consigliarla. Gli altri intorno erano bellimbusti, ganzerini che le facevano la corte e
parte
o carattere si vols
on lo pensano gli altri, non lo penso io stesso, e la mia assiduità può nuocere a voi e a Folco. Ho
lievi sarcasmi, ma instancabile, quasi per avvertirla che anche con lui correva qualch
nda r
chezze! Sì, sarò bella, sarò eleg
non mi
n voglio uscire sola, e Folco si secca ad andar pei neg
va, mandando al
piccola Lillia? Stava con Lillia l'intero giorno, giuocava, con Lillia, conduceva a spasso Lillia, e non vedeva che sua
va? Che
mente Gioconda, e
a battere contro una porta chiusa, andò a bussar direttamente a
doma
ccompagni quasi
se Folco,-sarebbe anche ridicolo: non è un
più con lei c'è qualche divario.... Finirà per annoia
Folco.-Ma Lillia
te, o tu sei sempre con lei: si può d
incaricato di rivolger
un gesto di en
così dire, nascere il vostro matrimonio e perciò noto
ia non esisterebbe,
con la contessa; parrebbe quasi che le t
n istante: poi disse a mez
che Gioconda è stata causa, involontaria ammettiamolo, di molti mali per me. Grazie al mio matrimonio,
contessa delle colpe a
o stesso le conclusioni. Ho perduto dunque la famiglia; non più padre, non più madre, non più cognato. Ho perduto anche la mia città e la mia ter
to.-Ma la tua famiglia og
sa bene, quanto me, quali sono state le conseguenze del matrimonio; per darle il mio nome, ho distrutto ogni
ente, corre
e lei e la bambina. Ebbene, che cosa ell
Ma ti ha dato tutta sè stessa, tutta
i tuoi buoni consigli, io ho tentato di riprendere il mio lavoro; ella se ne accorse, e mi fece una tale scena, così inaspettata, così contraria al suo carattere docile, che io ho guardato d'allora in poi quei manoscritti e quei libri con orrore; li ho richiusi nel baule, non ne ho parlato più, e non
riberto.-Non sapeva che fos
. Oggi non siamo più n
la ric
zi, che non ne usi neppure, perchè non fa alcun l
prenderli, di quelle ambizioni che in un giovane sono naturali, Gioconda
rto s
ambizioni diventino le ambizioni della contessa per sentirle ancora dentro di te?... Ma tu chiedi troppo: ma una donna vive benissimo senza letteratura e senza ambi
ida e quasi repulsiva quando le parlo dei miei progetti.... Comprendo che Gioconda
avoro. Ma voglio ammetterlo per un istante.... E che t'importa? Lavori per lei o per te? Hai una tua convinzione, un tuo concetto, una tua stra
tutto questo manca il più bel
altra parte aveva parlato abbastanza; le accuse che Folco faceva a Gioconda erano tanto poco fondate
vado,-diss
delle sue mille infermi
ore, qui, al bra
le spalle
sse-di non av
ssa, verso l'ora del tè. Folco era uscito; i sol
ieri a lun
illon, ahimè!-s
?-esclamò Arib
e c
Io avevo osservato da tempo che in casa vostra c'è un po' di malumore: non siete felici e spensierati, ora che
che io non traduco più Villon con lui e che mi annoio a udirlo par
sso,-rispos
lare e son due anni che porto pazienza. Vedete
ate parlare? Tutti noi
da ridendo.-Voi avete i
portate benissimo,
i fingere, non ascolto pazientemente, non gli presto aiuto, non lo incoraggio n
ogò Ariberto.-Così andrete di male in peggio
Che un giorno potrebbe
ntess
iunse.-In ogni modo, fa
icci!-escla
i posò una man
stupore! Mi ha offesa col permettere che sua madre e sua sorella mi tenessero lontana come una cosa immonda, e non mi sten
o non r
arò che io non esisteva, che sarebbe morto senza vedermi, non dissi nulla. Certo, non ne avevo piacere. Ma comprendevo bene che la volontà di suo padre era incrollabile, e che, spingendo Folco contro di lui, lo avrei spinto contro una roccia. Suo p
Gioconda eb
è mia moglie, è la madre della mia bambina; quella donna era una fanciulla onestissima quando io l'ho sposata e la sua onestà non era facile, perchè non le mancavano intorno tranelli e tentazioni. Quella donna ha tenuto sempre una condotta e
era poco....-e
a veri
ntessa. Ma non tutte le
re che vostra moglie
con
onestà e di rispettabilità; anzi, non fanno questione di nulla. Obbediscono ciecamente, senza
di nascosto; la contessa Filippeschi a Perugia era.... Come dire?... una merce di contrabbando, a guisa d'una femmina perduta. Folco mi car
sa, guardò in volto A
. Io non gli ho perdonato.
partita era difficile da giuocare; non poteva già condur
e che la sua volontà s
ccezionale,-disse Arib
detto che sì. E allora dovete saper meglio di me che le donne vogliono, hanno bisogno d'un padrone; una donna che ha per marito un uomo di carattere debole è sola nel mondo
sservò Ariberto, che Folco
ede a palazzo Filippeschi, e non so nemmeno se mia cognata Giselda è bionda o bruna, se mia suocera è alta o piccola?...
chi il suo bastoncino d'ebano, vi si app
meno crudele di voi, certo meno seve
troppo tardi!-
iudicar male. Arrivederci, contessa.... Ho u
lo guardò
i?-do
iatori che sopraggiungono per il tè.... Contessa, que
a, e si allontanò cauta