on la barca, ora errando nel bosco di cerri e di castagni che si stendeva
d'avere ospiti per distrarsi; e quando giungevano amici e amiche e ad essi doveva sacrificare i convegni c
dove s'ingolfava il vento, con v?lte ben conteste di fogliame e ben riparate. Terminava su di un poggio, donde si scorgeva lontano il lago
e riparavano come grandi chiomati spiriti verdi; e nell'ora in cui il sole andava scomparendo di là dai monti, salivano sempre al poggio per udir le campane
a poco bigia e poi nera; e ascoltavan qualche voce perduta che chiamava di tra le macchie; e guardavan cangiarsi
nda dell'aria e del sole; una conca bianca, azzurra, aurea, opalescenttenendos
osco e si lasciavano per rientr
sere per quel fanciullo balzato così r
che invece di farlo felice, lo rattristavano disputandoselo chi
ella pure incline ai dispendii e alla vita leggera. Le altre, conosciute a Parigi e altrove, quelle che giuocavano e
rbido ricordo, ed egli le rammentava troppo
masta turbata sinistramente, quasi avesse visto passar nel caro
tutti e due leggevano un romanzo di viaggi, all'ombra d
r non rispondergli; ma teneva gli occhi sul libro e continuava a legge
a freddo di curiosità ambigua, crudele di dubbio e
ic
i occhi, indovinando che bisognava distrarlo.-As
erta sul libro, perchè
a conchiudere u
.. Abbassa il capo, che ti bacio dietr
modulò un liev
tandolo quasi dalle ginocchia
va chiarire alla mente del fanciul
o a guardare la conca del lago in cui si
Brunello sentì d'averla allontanata; ed egli ripercorse il bosco n
-gli chi
borbottò tra le labbra ra
ora, ti voglio bene
i stato savio, e torn
ma Nicla fu stupita che non chiedesse perchè
le strana perfida esistenza a
hiata da istinti obliqui, da reminiscenze stravaganti. Par
arte a Roma. In aperta campagna, sotto un roseo tramonto, un piccolissimo fauno s'avvicina in pun
senso di corruccio con cui aveva gu
sfuggiva di t
re a sua volta, e baciava Nicla sulla bocca, indugiandovisi, premendo le labbra di lei con le pr
e in Nicla rinasceva la fiducia. Sentiva di potere accarezzare Brunello,
li altri; voleva tacitamente fargli dimenticare ciò che aveva visto o intuito, e addormentare g
pianti del fanciullo e le risa e le rampogne della giovane eran noti agli annosi alb
nè leggere, nè udir leggere, non voleva correre, nè star quieto, nè guidare il
rno Nicl
siamo fare per te? Andremo a prenderti il sole e l
ra, che pareva un'onda cullante, con una voce in cui vibrava
em per te b
r le trasfo
che lunge a
Anfi
em per te f
la gioia e
d'amor de'
diran
bocca socchiusa, con l'anima rapita; un piacere
udito recita
eva una trepida musica e aleggiava il profumo d'un tempo che non era più; tutto spalancava un'ampia finestra sop
etto che le due strofi e la sua voce a
cla osservando lo s
lamò, seduto ai pied
to?-inter
Brunello supe
a capito,-rilevò Nicla sor
Bruno.-Non voglio
e capito, la fanciu
il piccolo
edeva, viveva un suo mondo, sterminatamente più grande di lui, nel quale egli si smarriva con gioia,
la se
no il geme
su 'l tuo bel
el tuo crin,
la bi
addurrem ne
a grotte e d
le forme e
no un
tava senza
al fanciullo, e presogli il cap
le favole, più che giuocare al cavallo, più c
rispose Brunello solenn
tu poeta?-d
nco, ignaro che una formica impertine
anc
la tua professione,-
so la discesa, perchè le campane da
e cose?-domandò Bruno.-C
ndate a memoria. Non ti ricord
!-esclamò B
chè un'attrice deve
Nicla.-Ma avevo tanta passi
per me. Domani mi dirai ancora. Io non sapevo che ne
un piccol
sica del verso era l'elemento nuovo della sua vita, e su
la fanciulla, alla p
va ripreso
m per te bal
uppe d'u
ra comparso un signore
a lui, gettò un'occhia
isse Bruno volgendo
e inchinandosi lievemente,
e io le esprima la mia riconoscenza per
cla confusa.-Egli
ne sono contento
personaggio rotto a ogni vizio, essere freddi e contegnosi. Ma come poteva ella respingere una parola di ringr
noia!-esclamò Nic
e Bruno con espre
la fanciull
era sbi
nciato, oltrepassava d'un pal
tasse che trentasette anni, già invecchiava, stretto nella morsa delle sue male abitudini. E ciò
barba corta a punta; e intorno agli occhi era una rete sottile di rughe, che apparivan quasi impercettib
disse, accarezzando la testa di Bruno.-
operse il capo, e proseguì la sua pa
ol papà?-chies
dre che s'allontan
a poesia
a andava nel frattempo p
Traldi di San Pietro; e il cavalier Maurizio e la signora
anche il grande, il personaggio famoso che
a Nicla sarebbe stata risparmiata un'altra
s'era ben guardato dal richiedere non ch
veniva da Milano, uomini e donne, che eran forse i suoi compagni di piacere. Usciva con questi a far gite
creto, e non pas
ccontar maraviglie da Bruno, e giudicatala subit
tu sei come egli aveva pensato. Aspetta. Tre cose. Ecco: timida, bella, e pura. Allora tu sarai mia sorella
a Nicla pel bisogno di confidarsi, la fanciulla lo lasciava andare fino al primo intoppo, fin quando
giudizio sulle mamme,
se ti dic
e sempre belle cose!-con
overa c
tessa?-dom
tua
così per la mamm
capito: e me ne
e ciò secca molto il papà. La mamma mi vede, dice che sono magro, che sono malato, e vuole portarmi
mamma o il papà?-inte
colo indice dritto a
ndare queste cose!
eccò Nicla.-Voglio sapere per giudi
perchè la mamma vuole che io stia meglio con lei, e il papà vuole ch'io stia me
la della nostra amici
sorp
la mamma s
, un
ltro, più
ore, insomma!
'impostore!-c
zzo addormentato, mezzo scemo?-incalzò N
ichiarò Bruno, b
era mamma, per
da che cosa facciamo, chi conosciamo, dove andiamo, e se il papà giuoca, e se ci sono in casa le
le hai r
raccont
mare in aiuto la sua memor
to il giorno e aveva il naso voltato in su. Poi alla sera veniva a pranzo con gli abiti scollati. Ma il papà l'ha mandata via perchè quando non cantava, era sempre in cucina a farsi fare il tè e poi la bistecchina e poi anc
tutto questo alla m
o che non bisogna
rmorò la fanciulla col
tutto, anche lei, all'avvocato, e
a?-interrogò Nicla, accarezzando lievemente la test
a vedermi. Il papà la aspetta,
ovò la forza